Luca MEYER's blog

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martedì, gennaio 31, 2006

Riunione comitati ed associazioni NO TAV a Salbertrand...

Ieri sera presso la palestra di Salbertrand ha avuto luogo una riunione dei comitati ed associazioni NO TAV dell'Alta Val di Susa alla quale ho partecipato. Oltre ai rappresentanti del neonato comitato di Salbertrand sono intervenuti rappresentanti dell'associazione ambientalista Montagna Nostra, del comitato di Exilles/Cels, del comitato di Gravere, più vari simpatizzanti provenienti da Oulx e da altri paesi dell'Alta Valle.

Se ho ben capito l'incontro è stata la prima occasione per i comitati (sorti spontaneamente in molti comuni dell'Alta Valle) di riunirsi e coordinarsi rispetto alle questione del TAV (ma anche rispetto a quella del raddoppio del Tunnel del Frejus).

Inevitabilmente un altro tema importante è stato trattato: le Olimpiadi, ed il rapporto che esse hanno instaurato con il territorio e la popolazione. Mentre però per il TAV le opinioni sono tutte convergenti e contrarie al progetto, le opinioni che sono state espresse in merito alle Olimpiadi sono state divergenti: c'è chi sostiene che le Olimpiadi siano frutto della stessa logica di errato sfruttamento delle risorse pubbliche ed abbiano prodotto un impatto ambientale negativo considerevole, ma c'è anche chi ritiene che gli investimenti che sono stati fatti nell'Alta Valle grazie ai Giochi Olimpici contribuiscano in modo essenziale a stimolare il turismo e quindi l'economia della zona.

Una parte dei partecipanti alla riunione di ieri sera vorrebbe dunque, a mio avviso, legare l'immagine del movimento NO TAV (e quindi una logica di sviluppo sostenibile, di focalizzazione sulle problematiche locali, di maggiore giustizia sociale, ecc...) anche alla protesta contro le Olimpiadi. L'altra parte dei partecipanti suggerisce invece cautela ed un distinguo più o meno netto tra le due grandi opere: va bene protestare contro la TAV, ma attenzione a non farsi un autogol nel condannare un evento che promuove (bene o male) lo sport e le emozioni a connotazione positiva e che è ad oggi molto probabilmente condiviso anche dalla maggioranza della popolazione dell'Alta Valle.

Quella che è emersa ieri sera a Salbertrand è fondamentalmente una spaccatura di visione rispetto ad un'unica problematica: la difesa del territorio e delle popolazioni locali. Sono emerse essenzialmente due prospettive rispetto ad un unico obiettivo: da un lato c'è chi vorrebbe, sull'onda del successo ottenuto finora in Bassa Valle (ed anche in altre parti d'Italia) dal movimento NO TAV, estendere la protesta a tutte quelle iniziative che in qualche modo causano ingiustizie e supprusi (sulla linea ad esempio sostenuta dal sindaco di Bussoleno in merito al passaggio sul territorio del proprio comune della Coca Cola in quanto sponsor delle Olimpiadi ed allo stesso tempo sfruttatore di popolazioni in via di sviluppo); dall'altro c'è invece chi preferisce mantenere una focalizzazione più mirata all'opposizione della costruzione del tunnel Venaus-St.Jean de La Maurienne, riconoscendo che esistono problemi e difficoltà ben più rilevanti ma capendo, allo stesso tempo, di non avere le risorse necessarie per affrontarle tutte contemporaneamente in questo momento.

Sono due approcci ideologicamente paralleli che però a mio avviso, se non opportunamente mediati, rischiano di provocare fratture dove e quando è più importante che si resti tutti uniti. Nell'Alta Valle infatti non esiste una vera e propria cultura NO TAV. Un obiettivo comune (condiviso io credo da tutti nella riunione di ieri) è per l'appunto quello di informare ed aiutare a creare una consapevolezza rispetto ai problemi che coinvolgono sicuramente anche l'Alta Valle. E' delegata all'intelligenza ed alla sensibilità dei singoli partecipanti a queste iniziative di informazione della popolazione rispetto ai motivi NO TAV (ed eventualmente NO OLIMPIADI) la scelta dello strumento e del tono più opportuno da utilizzare in ogni circostanza dove può essere interessante manifestare il proprio punto di vista.

Per quanto concerne le prossime manifestazioni durante il periodo Olimpico abbiamo:

  • mercoledì 1 febbraio ore 21: serata informativa in piazza a Oulx, con tema di rilievo il possibile traforo Oulx-Briancon
  • venerdì 3 febbraio ore 21: serata informativa presso la palestra di Salbertrand
  • domenica 5 febbraio: iniziative dei vari comitati locali focalizzate ad ottenere visibilità durante il passaggio del tedoforo con la Fiamma Olimpica all'interno del proprio comune,
  • domenica 5 febbraio ore 19.30: momento di aggrregazione finale di tutti i comitati e delle associazioni NO TAV a Bardonecchia davanti al Municipio
  • giovedì 9 febbraio ore 21: incontro dei comitati e delle associazioni NO TAV Alta Valle presso la palestra di Salbertrand (da confermare)
  • martedì 21 febbraio ore 21: serata informativa (e forse intrattenimento) in piazza a Oulx
Altre iniziative verranno organizzate nei giorni a venire.
 
Comunque vada....

SARÁ DÜRA!

sabato, gennaio 28, 2006

Me ne ero perso un pezzo....

Leggo su Luna Nuova del 27/1 (periodico della Val di Susa) che in realtà Beppe Joannas, il sindaco di Bussoleno, già mercoledì in serata ritirava il suo divieto al transito della Coca Cola a seguito della carovana pubblicitaria che accompagnerà la fiaccola olimpica.

Un plauso e la mia solidarietà al primo cittadino il quale evidentemente ha preferito agire in modo solidale e coerente con la linea scelta dagli altri comuni della valle. Mi pare che la coerenza delle azioni tra i comuni ed i vari comitati che si oppongono al progetto dell'alta velocità in questo momento sia assolutamente da premiare in questo momento.

Ribadisco il mio punto di vista: agiamo in modo alternativo, intelligente e legale! Sorprendiamo tutti coloro che si attendono che la fiamma olimpica sia bloccata e boicottata in Val di Susa. Otteniamo il più largo consenso popolare manifestando la nostra opposizione al TAV, non ci addentriamo nei meandri dell'opposizione all'Olimpiade. Così facendo andremmo ad unirci ai gruppi degli opponenti ad oltranza, coloro che non soltanto agli occhi dell'opinione pubblica, non soltanto non vogliono il progresso e la TAV ma anche lo sport e le Olimpiadi.

Ancora una volta affermiamo la nostra voce: sì alle Olimpiadi ma no allo sfruttamento del lavoro e delle popolazioni da parte di chi sponsorizza le Olimpiadi. Spieghiamo chiaramente perché a nostro avviso la Coca-Cola non dovrebbe sponsorizzare le Olimpiadi. Opponiamoci in modo intelligente: informando e guadagnando in questo modo consensi.

Sono in molti (io per primo) coloro che non sanno, non hanno idea delle ingiustizie che vengono promosse nei paesi in via di sviluppo dalle grande multinazionali che oggi sponsorizzano le olimpiadi. Sono tanti coloro che non sono informati del fatto che la fiamma olimpica è un'invenzione che risale alle Olimpiadi di Berlino del 1936 e sia stata voluta da Hitler per cui difficilmente possa essere considerata in tutto e per tutto un simbolo di pace.

Il movimento NO TAV può vincere questa ed altre battaglie informando, fornendo evidenze, come ha sempre fatto! Il movimento NO TAV vincerà queste ed altre battaglie facendo sì che ogni giorno coloro che oggi sono indifferenti perché disinformati diventino più sensibili a questi problemi. Ci siamo ripresi Venaus l'8 dicembre perché eravamo tanti, ci protremo prendere spazi sempre più ampi nella politica se continuiamo ad informare ed a protestare pacificamente....

venerdì, gennaio 27, 2006

Attività movimento NO TAV

Stasera (26/1) ho assistito a parte di coordinamento dei comitati aderenti al movimento NO TAV che ha avuto luogo nella Sala Consigliare del comune di Bussoleno.

L'argomento che si è discusso per buona parte della mia permanenza è stato relativo all'atteggiamento ed il comportamento che il movimento assume rispetto alle Olimpiadi oramai prossime. Le opinioni che ho ascoltato sono diverse e talvolta un poco contradditorie, ma tutti i comitati sono dell'avviso di attivarsi per dare visibilità alle iniziative del movimento durante i Giochi Olimpici senza però cadere nelle esagerazioni.

Alcune tra le considerazioni e linee guida a mio avviso sensate che sono state proposte:

  • Il movimento ha ottenuto maggiore visibilità e credibilità di altre iniziative simili anche e soprattutto per la sua originalità nelle sue iniziative (basti pensare agli scolapasta invece degli elmetti)
  • Il movimento fino ad oggi si è mosso a seguito di provocazioni da parte di altri e non abbiamo mai provocato per primi
  • Il movimento è sempre stato democratico, pronto ad ascoltare ed accogliere le idee e le provocazioni di tutta la base
L'argomento scottante della serata è stato dunque il modo in cui attivarsi per ottenere visibilità durante le Olimpiadi. In particolare, molto si è discusso sull'opportunità di sfruttare il passaggio della fiaccola olimpica in valle per ottenere visibilità e diffondere le ragioni dei NO TAV.
 
A mio avviso, attività quali il blocco e l'impedimento del passaggio della fiaccola olimpica potrebbero rivelarsi controproducenti per il movimento. Questo perché:
  • potrebbero dare origine a nuovi scontri con le forze dell'ordine e dare adito a coloro che additeranno il movimento NO TAV quale causa di un possibile (qualcuno stasera lo indicava come molto probabile o certo, ma io preferisco essere un poco più ottimista) fallimento dei Giochi Olimpici
  • non è chiaro quale possa essere il supporto popolare ad una tale iniziativa, soprattutto in funzione del fatto che una parte della Val di Susa è sede delle stesse Olimpiadi ed è quindi palese la difficoltà che cittadini ed amministratori hanno nello schierarsi contro un evento dagli stessi fortemente voluto e sponsorizzato
  • è un'iniziativa troppo scontata, quindi a mio avviso tendenzialmente poco scenica, che rischia di riportare alla luce quei sentimenti di rabbia che molti di noi hanno provato il 6 dicembre e nei giorni successivi, oscurando l'opportunità di comunicare, ancora una volta in modo chiaro e fermo, le intenzioni e lo spirito determinato che guida la lotta NO TAV
Sempre a mio avviso, sono più opportune iniziative che, supportate dalla legalità (che le deve necessariamente caratterizzare) e dalla determinazione del popolo NO TAV, possano informare stupendo e sorprendendo chi si attende dal movimento una mossa scontata: il blocco della fiaccola.
 
Dunque ben venga il lancio per strada di centinaia di vecchi paia di scarpe sportive a testimoniare l'autenticità del vero spirito sportivo (non quello legato al profitto ed alla speculazione di varia natura); ben venga la sponsorizzazione della squadra olimpica della Mongolia, in apparenti difficoltà economiche, a testimoniare che lo sport è di tutti e per tutti, anche per i più economicamente svantaggiati. Ben venga l'opposizione (sempre pacifica) nei confronti degli sponsor delle Olimpiadi (in primis Coca Cola, contro il passaggio della quale a seguito del corteo olimpico sul proprio territorio il Sindaco di Bussoleno Joannas ha emesso un'ordinanza).
 
Meno felici a mio avviso potranno invece essere le iniziative che prevederanno il classico blocco o rallentamento della fiaccola olimpica nei vari comuni della valle se non supportati da un'adeguata scenografia.
 
Allo scopo di decidere quale delle iniziative proposte sottoscrivere nella speranza che si giunga ad una decisione sottoscrivibile e sostenibile da tutti i comitati, verrà indetta nei prossimi giorni (probabilmente la sera di mercoledì 1 oppure giovedì 2) un'assemblea popolare nel centro polivalente di Bussoleno.
 
Infine, un altro paio di argomenti/proposte:
  • Una manifestazione durante le Olimpiadi (da Susa a Venaus ma forse, meglio, ad Oulx)
  • Un forum di 3 giorni il 17, 18 e 19 febbraio con una serie di tavoli per confrontarsi sui problemi delle fonti energetiche, della democrazia condivisa, dell'alta velocità, ecc... che si svolgeranno sia in valle che a Torino (dettagli ancora da definire)
Comunque vada....

SARÁ DÜRA!

 

martedì, gennaio 24, 2006

Le domande di un questionario si possono copiare?

Interessante dibattito mercoledì scorso sulla lista della Survey
Research Methods Section (SRMSNET) della American Statistical
Association (http://www.amstat.org/sections/srms/). Il tema è quello dei
diritti d'autore sulle domande presenti in un questionario e sulla
possibilità di utilizzarle o meno liberamente in altri questionari. La
sintesi della decina di commenti apparsi è sostanzialmente la seguente:
è legittimo utilizzare alcune, sporadiche domande estratte da altri
questionari (un operazione che spesso ha anche vantaggi metodologici sia
in termini di robustezza dei risultati ottenuti che di comparabilità dei
risultati), mentre è sconsigliabile (talvolta anche proibilto)
utilizzare intere batterie di domande provenienti da altri strumenti di
rilevazione, soprattutto nel caso in cui questi siano parte di test
psicometrici sviluppati per particolari misure.

Mi pare vi sia del buon senso in quanto proposto dai colleghi
d'oltreoceano, anche se a mio avviso il valore aggiunto il ricercatore
lo apporta principalmente attraverso la corretta configurazione del
questionario nel suo complesso, un'accurata somministrazione ed una
intelligente interpretazione dei dati derivanti dall'indagine.

Ulteriori informazioni su SRMSNET:
https://listserv.umd.edu/cgi-bin/wa?A0=srmsnet&D=0&F=&H=0&O=T&S=&T=1

Luca

venerdì, gennaio 20, 2006

Indagini online oppure via IVR

Sto cercando di capire se l'IVR (cioè l'Interactive Voice Response, e cioè la voce guida che spesso troviamo quando chiamiamo un call center) possa essere o meno un valido metodo alternativo (o meglio complementare) alle indagini via Internet. Tutte e due mi pare che si possano rivolgere in modo efficace ad un target di persone con un buon livello di educazione e di familiarità con le nuove tecnologie, ma a mio avviso sempre più anche ad altri profili socio-culturali.

Molti mi dicono "ma figurati: non ti rispondono al telefono, pensa un poco con una voce guida!" ma io non ne sono pienamente convinto. Certamente mi attendo un tasso di risposta nettamente inferiore a quello che otterrei se facessi un'indagine telefonica, ma poco importa se associato alla mancata risposta non vi è un errore significativo. In altre parole, se il comportamento di mancata risposta è randomico....beh: avrò meno risposte ma saranno comunque rappresentative del target che sto studiando!

Tenendo però i piedi a terra è probabile che i risutati delle indagini realizzate via IVR siano invece più viziati dei dati ottenuti con le interviste telefoniche classiche.

Vorrei però fare un test di verifica, che mi aiuti a rispondere alle seguenti domande:

  • E' fattibile un'indagine con interviste realizzate via IVR? In alternativa, quali sono i risultati di un sondaggio realizzato utilizzando un operatore per introdurre l'argomento e la metodologia e poi completato dall'intervistato/a via IVR?
  • Qual'è il numero massimo di domande proponibili in un sondaggio via IVR? Dopo quante domande vi è una netta caduta di interesse e quindi un elevato tasso di abbandono?
  • Quali sono le caratteristiche socio-demografiche dell'intervistato/a che influenzano la sua partecipazione ad un'indagine via IVR?
  • Vi è una convenienza in termini di tempo e costi nel realizzare un'indagine via IVR piuttosto che via Internet? 
Qualcuno/a di voi ha già delle risposte a (alcune di) queste domande? Se sì, sarei molto lieto di sentirle! So che Mario Callegaro ed alcuni suoi colleghi all'università del Nebraska hanno scritto dei paper in merito, ma stavo cercando qualche riferimento al mercato italiano....
 
Grazie!
Luca

giovedì, gennaio 19, 2006

Ci stiamo muovendo nella buona direzione...

Leggo con piacere sul sito dell'ASSIRM (http://www.assirm.it/newsletter/numero04/03.htm)
che anche l'Italia ha preso parte ad iniziative di "tutela delle ricerche (legislazione e standard di qualità), valorizzazione e promozione, sviluppo della professionalità".

Finalmente si è giunti alla decisione che per tutelare il mestiere del ricercatore di mercato bisogna in qualche misura "dare forma organizzata alla comunicazione interna ed allo scambio di esperienze e notizie: a tal fine si è ipotizzata la creazione di una chat room online permanente".

Se vogliamo infatti che il ruolo del ricercatore di mercato venga tutelato all'interno delle attività strategiche ed operative delle aziende, è a mio avviso assolutamente opportuno che non soltanto vengano adottati codici di comportamento coerenti con tutte le disposizioni nazionali ed internazionali, ma che vengano anche intraprese e finanziate vere e proprie campagne informative sul ruolo delle ricerche di mercato (proprio come è stato fatto da chi sostiene le attività pubblicitarie).

Quindi armiamoci di buona volontà e prepariamoci a "metterci del nostro" per potere sostenere la dignità del nostro lavoro nei confronti del pubblico.

mercoledì, gennaio 18, 2006

Standard professionali sulle ricerche di mercato

Sono appena venuto a conoscenza di una sezione del sito della Market Research Society inglese il quale contiene parecchio materiale ed alcuni servizi utili per i ricercatori. In particolare, l'attività della MRS in questo senso mira ad accrescere l'apprezzamento presso l'opinione pubblica del ruolo svolto dai ricercatori di mercato.

Tra le attività degne di nota vi sono il Freephone, e cioè un numero verde che il pubblico ed i clienti potenziali possono chiamare per scoprire l'affidabilità di un determinato istituto di ricerca, ma anche l'Interviewer Identity Card Scheme, anch'esso studiato per dare la possibilità all'intervistato/a di verificare la leggitimità della persona che lo/la vuole intervistare, ecc...

Interessante anche l'ultimo dei prodotti MRS a favore della tutela della professione: il Thank You Leaflet, e cioè una piccola brochureda lasciare ad ogni persona che partecipa ad un'indagine e che ha lo scopo di ringraziare per la partecipazione ma anche di informare su perché e come vengono condotte le ricerche di mercato.

Brava MRS!

Infolink: http://www.mrs.org.uk/standards/products.htm

 

martedì, gennaio 17, 2006

Innovative market research

Interesting article written by Bob Kaden (the author of Guerrilla Marketing Research) about the need for innovative forms of market research to better describe and predict today's customer behaviour.

So let's get onto "ethnographic research, recall focus groups, focus group panels, consumer overtime behavior studies, observation studies, consumers as creative sources, and so on"...

The whole article is available (today) on http://www.marketingprofs.com/6/kaden4.asp.

Luca

lunedì, gennaio 16, 2006

Qualche foto del Niblé che mi piacerebbe condividere

Quest'estate (3-4 settembre 2005) sono stato al Niblé in compagnia della bravissima Silvia, la quale, malgrado l'allenamento basilare, con grinta e determinazione è riuscita a salire fino ai 3365 mt della vetta!

Ecco alcune foto!

PS: un saluto anche all'amico Giancarlo che abbiamo incontrato al bivacco Blais















sabato, gennaio 14, 2006

L'erba dell'elefante

Molto carino anche l'articolo di Roberto Venturini su Apogeonline sulle alternative alle fonti energetiche tradizionali: http://www.apogeonline.com/webzine/2006/01/13/18/200601131801

Non male anche l'idea di condividere la doccia con qualcuno di proprio gradimento.... ;-)

Let's learn how to save energy!

Here is an interesting web site: http://www.eere.energy.gov/consumer/tips/

It gives a lot of interesting advises on how to save energy!

Continua la lotta NO TAV

Grazie a Marco, un caro amico, ecco del materiale che offre un punto di vista alternativo sulla questione TAV/TAC rispetto a quello che spesso viene offerto dai mass-media:

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=1204

http://www.notavtorino.org/documenti/Cura-ferro-Debernardi.pdf

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=1138

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=1117

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=1054

http://www.diario.it/index.php?page=cn04091702

http://www.diario.it/index.php?page=cn04091703

http://www.diario.it/index.php?page=cn05120201

http://italy.indymedia.org/news/2005/12/939760.php

http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/tav.html

Anno nuovo...blog nuovo!

E già, l'anno è incominciato da qualche giorno, e con esso i nuovi buoni propositi.

Il mio è quello di aggiornare questo blog più di frequente.

Un augurio di buon anno a tutti.

Luca