Luca MEYER's blog

Via San Romano, 53 - 10050 Salbertrand (To) - Italy Tel: +39.0122.854.456 - Fax: +39.0122.854.837 – Email: lucameyer(chiocciola/at)tiscali(punto/dot)it

sabato, luglio 29, 2006

Ci mettiamo tutti un poco più in gioco?

Grazie alla relativa calma di questi giorni prima delle vacanze estive sto facendo delle riflessioni su un pò di temi.

Oggi ad esempio pensavo alle conseguenze delle mie azioni sull'ambiente e sulla società. Ad esempio pensavo cosa vuol dire prendere l'auto invece del treno per spostarmi, cosa vuol dire utilizzare il forno elettrico invece di quello a gas, la lavatrice invece di fare il bucato a mano, acquistare un capo piuttosto che un'altro, essere cliente di una banca piuttosto che di un altra, ecc...

Mi piacerebbe acquisire una maggior consapevolezza delle implicazioni che le mie scelte di vita (e quindi di consumo) hanno sull'ecosistema e sulla società in generale.

Perché?

Per il semplice fatto che mi rendo giorno per giorno sempre più conto che i valori che conducono ad uno stato di felicità e di benessere non sono necessariamente collegati ad alcune scelte di vita (e di consumo) che faccio quotidianamente. Non necessariamente per stare bene con me stesso e per essere felice devo credere ai messaggi pubblicitari ed agli stimoli culturali che spesso ricevo.

Non è detto ad esempio che io divenga più pulito dentro e più bello fuori se bevo dell'acqua imbottigliata in pvc. Anzi, è probabile che, senza accorgermene, se acquisto acqua imbottigliata in pvc io stia (a) inquinando più del necessario, in quanto se bevo l'acqua che esce dal rubinetto di casa mia non ho poi da smaltire una bottiglia per ogni paio di litri consumati, (b) pagando molto caro un bene che dovrebbe essere gratuito e che comunque già pago, (c) contribuendo ad arricchire indiscriminatamente (anche di 1000 volte rispetto al prezzo di acquisto!) le aziende che imbottigliano acqua e la rivendono...

http://www.beppegrillo.it/2006/07/un_messaggio_in.html
http://www.greencrossitalia.it/ita/acqua/acqua.htm

Non è neppure detto che acquistando questo o quel tipo di benzina il motore della mia auto possa "ruggire" più di un altro. Se ci penso un attimo l'auto dovrebbe servirmi per spostarmi da un luogo ad un altro rispettando il codice della strada e non per scaricare, attraverso velocità e "prodezze" pericolose, le tensioni che accumulo durante la giornata....

Non è altrettanto detto che il viaggio che io faccio da un punto ad un altro debba necessariamente avvenire con il mio bel sederone accomodato sul sedile della mia auto. Perché non utilizzare invece mezzi di trasporto più economici e con un impatto ambientale più basso? Perché non cercare di evitare, per quanto possibile, di fare dipendere la nostra vita e quella di migliaia di altre persone dalla lotta all'accaparramento dei carburanti fossili (petrolio, gas, ecc)?

Questi sono soltanto alcuni dei motivi per i quali voglio avere più tempo e risorse per informarmi sulle conseguenze delle mie scelte di consumo. Parte di quel tempo lo vorrei poi anche dedicare ad informare chi vorrà essere informato sulle conseguenze delle scelte che tutti noi compiamo.

Mi rendo conto che si tratta di un pensiero un poco utopistico, ma forse soltanto attraverso l'adeguata informazione è possibile smuovere le nostre coscienze (la mia come la tua) rispetto alle conseguenze delle nostre scelte e quindi iniziare a cambiare i nostri comportamenti.

Un ultimo esempio e poi ho finito: se dietro una bella maglietta da 5 euro (che affarone!) sapessi che c'è il lavoro di un bambino di 8 anni sfruttato in qualche paese in via di sviluppo, quella maglietta tu l'acquisteresti ancora?

http://www.altreconomia.it/modules.php?op=modload&name=Web_Links&file=index&req=viewlink&cid=6
http://www.cleanclothes.org/

mercoledì, luglio 19, 2006

tessere il futuro

Interessante iniziativa promossa dalla Cooperativa il Ponte di Giaveno (To) mirata a diffondere la storia e la cultura della lavorazione del cotone in Val di Susa ma anche i risvolti economici, sociali ed ecologici legati alla produzione ed alla commercializzazione del cotone.

A questo proposito mi sono permesso di mettere online sul mio sito alcuni documenti che mi sono stati forniti da Lidia che si occupa di questo progetto.

Introduzione: http://www.lucameyer.com/TessereIlFuturo/introduzione.doc
Progetto per le scuole elementari: http://www.lucameyer.com/TessereIlFuturo/TessereIlFuturoElementari.doc
Progetto per le scuole medie inferiori: http://www.lucameyer.com/TessereIlFuturo/TessereIlFuturoMedie.doc

Per ulteriori informazioni in merito al progetto vi invito a contattare Lidia all'indirizzo email: lidiavaira(chiocciolina)tiscalinet(punto)it oppure di contattare il sottoscritto a lucameyer(chiocciolina)tiscali(punto)it

lunedì, luglio 17, 2006

Lettera ad una presunta banca armata

Oggi ho deciso di scrivere alla mia banca quanto segue:

///

Gentili Signori,

Vostro cliente da parecchi anni sono come molti in questi giorni sconvolto dall'escalation del conflitto militare in Libano e mi inizio a chiedere come posso contribuire a fermare tale scempio e gesto di indecenza umana. Non ricoprendo alcuna carica all'interno di alcun organismo politico amministrativo e rifiutando qualsiasi forma di violenza come strumento di protesta rispetto a ciò che sta accadendo credo possibile invece scegliere l'impiego di una fonte di potere: il mio denaro.

Ecco perché, dopo aver fatto alcune ricerche in rete, rimango colpito dal fatto che il nome del Vs pregiato e stimato istituto di credito risulta nell'elenco di coloro che avrebbero, ad uno o più titoli, finanziato il traffico delle armi (dati 2004):

http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=6849&IDCategoria=29

Questo concetto delle "banche armate" mi fa riflettere. Finanziare chi produce e/o commercializza armamenti non è sicuramente l'impiego che vorrei che prendesse il (poco) denaro che vi do in gestione. Non mi interessano i rendimenti sul mio denaro se questi provengono, anche in minima parte, da attività che fomentano l'odio ed il conflitto tra i popoli.

Qual'è il Vostro commento rispetto ai dati di cui sopra? Il Vostro istituo è effettivamente conivolto nel finanziare il traffico di armi?

Ringraziandovi anticipatamente per i chiarimenti che spero mi vorrete fornire.

Luca Meyer

///

Forse non servirà a nulla, ma penso di avere impiegato in modo proficuo 20 minuti del mio tempo. Dovesse servire soltanto a sensibilizzare una persona su questo tema sarebbe già servita 100 volte più che 20 minuti spesi davanti alla tv.....

venerdì, luglio 14, 2006

Malgrado tutto....è di nuovo guerra (che tristezza)

Non che non ve ne siano altre, dimenticate o quasi, in tutti gli angoli del mondo, ma è sempre brutto constatare l'imbecillità del genere umano ribadita nel tempo. E' sempre triste sapere che, invece di tentare tutte le vie di riconciliazione e di dialogo, i potenti della civiltà umana preferiscono le soluzioni armate e di guerra, favorendo in questo modo gli interessi economici di altri ricchi e potenti allo scapito delle masse.

Forse però pian piano le persone civili, quelle come te e me, iniziano a rifiutare sempre di più l'idea della guerra e ad assumere delle posizioni sempre più radicali contro l'economia della guerra.

Ecco dunque alcuni link per chi si oppone alla guerra:

http://www.banchearmate.it/home.htm

http://italy.peacelink.org/disarmo/docs/689-9954_vol3marz05.pdf

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=784

Le nostre azioni comuni (mia, tua, di ogni singolo cittadino) purché siano di tanti, porteranno i potenti a considerare logiche di relazione tra i popoli diverse.

Quindi fomentiamo la pace ed il rispetto tra i popoli!

lunedì, luglio 10, 2006

Una domenica mattina nel delfinato....

Ho felicemente ripreso le ascensioni in montagna in compagnia del buon Enrico (il webmaster di www.lafiocavenmola.it) con il quale già la scorsa estate avevo compiuto alcune interessanti ascensioni.

Ieri è riuscito a trascinarmi alla punta Chaterland nel delfinato. Salita lunghissima (quasi 1700 mt di dislivello!) e terreno purtroppo un poco pesante causa disgelo.....

Ragazzi/e cerchiamo di inquinare un poco di meo altrimenti tra qualche anno anche gli ultimi ghiacciai se ne saranno andati!!!! E senza ghiacciai da dove la prendiamo noi l'acqua????

Se interessa tutti i dettagli della gita di ieri (grazie ad Enrico) su: http://www.lafiocavenmola.it/modules/xcgal/thumbnails.php?album=646

sabato, luglio 08, 2006

11 settembre 2001: un'altra interpretazione dei fatti....

Da poco ho trovato un video che sicuramente qualcuno avrà già visto e che fornisce un interpretazione diversa dei fatti accaduti l'11 settembre 2001, ma anche nei giorni/mesi che hanno preceduto quella data e che l'anno seguita.

Accadimenti strani, che fanno fortemente sospettare che ciò che tutti diamo per certo, e cioè che un commando di terroristi guidati da Al-Quaeda abbia attaccato gli USA, possa non essere vero....

Consiglio vivamente la visione, magari invece di "Un posto al sole", "Verissimo" o qualche altro programma "culturale".... ;-)

Buona visione a tutti:

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Search&testo=loose_change&tipo=testo

giovedì, luglio 06, 2006

Energia nucleare? Leggete qui....

http://www.beppegrillo.it/muro_del_pianto/energia/index.html: una serie di interessanti dati che sintetizzano ciò che realmente sono i falsi miti sull'energia nucleare.

L'argomento mi ha fatto tornare in mente un convegno che ho seguito a fine marzo a Firenze nell'ambito di Terra Futura, nel quale sono state lette da una bravissima Graziella Galvani alcune testimonianze da persone sopravvissute alla disgrazia di Chernobyl.

Lo consiglio, vivamente.

Per chi va con una linea tradizionale: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=4559&ext=_lit.wmv

Per chi invece ha una connessione a banda larga: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=4559&ext=_big.wmv

lunedì, luglio 03, 2006

Luca Mercalli sulla descrescita felice

Interessante e relativamente breve (15 min) intervista a Luca Mercalli sulla descresita felice, e cioè su un modello di sviluppo che vada a contrapporsi al modello della crescita e dello sfruttamento del lavoro e delle risorse
 
Con windows media player installato,
 
Tutti gli altri dettagli su www.arcoiris.tv.
 
A me pare sempre più ovvio che la direzione nella quale la nostra società si ostina a muoversi non porterà benessere, felicità e prosperità ai più ma soltanto ad un ristretto numero di persone. Mi riesce sempre meno fregarmene ed andare avanti, vorrei invece capire dove stiamo andando e discutere sull'opportunità di andare proprio in quella direzione.
 
Luca Mercalli, con un ottima capacità di sintesi e di dialettica, offre ottimi spunti di riflessione. La prima che mi viene in mente è l'indifferenza dei più, a mio avviso il principale ostacolo ad un cambiamento che possa per l'appunto condurre ad uno società con un maggior livello di benessere e felicità, il più esteso possibile. L'adozione di un modello di vita e di consumo consapevole e critico non è soltanto più un elemento di moda, ma veramente l'unica via d'uscita a situazioni di conflitto e di malessere diffuso nella società.
 
Se non ci saranno cambiamenti culturali e prese di coscienza reali da parte dei più sulla necessità di adottare e stimolare un cambiamento allora temo che lo scenario, per dirlo con le parole di Mercalli, di caduta rovinosa invece di atterraggio morbido verso una nuova società, ebbene tale scenario sarà purtroppo inevitabile: ci stiamo scavando la fossa sotto i piedi e tra le nostre preoccupazioni principali vi sono: (a) chi sarà il prossimo escluso nel reality show preferito, (b) come mai la sorella dell'amica si è fidanzata con quell'antipatico, (c) quale crema meglio idrata le nostre mani, (d) ecc...ecc....
 
Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole!
 
Luca

sabato, luglio 01, 2006

Energia con gli aquiloni!

Kite Wind Generator rappresenta sicuramente un interessante progetto oggi all'analisi dei tecnici per la generazione di energia da fonti rinnovabili.

Cos'è? Come funziona? Si tratta di una tecnologia che permette di catturare vento ad alta quota tramite speciali aquiloni. Essi fungono da traino per una sorta di grande "macina" la quale rappresenta l'evoluzione del mulino a vento, le cui "pale" non sono più vincolate al terreno e quindi ad un luogo fisico ben preciso.

Alcuni dettagli tecnici sono disponibili su http://sequoiaonline.com/blogs/ARCHIVIOscelti/intro.pdf.

Vi sono anche un paio di brevi filmati ai seguenti link: http://www.sequoiaonline.com/blogs/ARCHIVIOscelti/tgr3_29_06_06.wmv e http://www.sequoiaonline.com/blogs/ARCHIVIOscelti/videogruppo_29_06_06.wmv

Il concetto mi pare una soluzione interessante rispetto ai problemi di approvigionamento energetico che presto o tardi busserranno (lo stanno già facendo!) alle porte di tutti noi. Su progetti di questo genere come su progetti che tendano a studiare il miglior impiego delle fonti di eenrgia alternative deve orientarsi la ricerca e l'interesse pubblico/privato.