Luca MEYER's blog

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mercoledì, aprile 05, 2006

Un sabato mattina in una Terra Futura....

*** QUESTA E' UN NOTA CHE AVEVO SCRITTO SABATO MATTINA MA CHE RIESCO A PUBBLICARE SOLTANTO ORA ****

Eccomi a Firenze!

Era qualche anno che non vi tornavo, ed è proprio una bella città, popolata da bella gente....

Arrivo ieri sera poco prima dell'ora di cena. Dopo avere gustato una buonissima minestra fiorentina (preceduta da deliziose fette di finocchiona) ed essermi divertito a cercare di perdermi tra le bellezze architettoniche e culturali di questa città, stamattina mi trovo in una Terra Futura...

Già: sono giunto nel pianeta di coloro che, accortisi che le cose così come sono non vanno un granché bene e che forse gli show televisivi (i cosidetty "reality") non vanno proprio nella direzione di aiutare la società civile a crescere e prosperare in modo equo e sano, si trovano da queste parti (www.terrafutura.it) a discutere tra le altre cose anche di fonti di energia rinnovabili e delle conseguenze che l'impiego di fonti di energia non rinnovabili sta avendo non soltanto sull'ambiente ma anche sull'uomo.

Dopo una toccante introduzione in ricordo della catastrofe naturale ed umana di Cernobyl (le cui conseguenze ancora oggi, a nostra insaputa, sopportiamo), il nutrito e capace gruppo di relatori non impiega molto tempo a permettere ai convenuti di tracciare delle connessioni tra fenomeni in apparenza diversi. Viene palesato, ad esempio, il collegamento tra le cosidette "guerre preventive" ai forti interessi economici che circondano l'impiego delle energie non rinnovabili, e quindi con il nostro stile di vita.

Il meccanismo è perfino banale ed è quasi offensivo pensare che una qualsiasi persona dotata di un minimo di coscenza morale non si opponga vivamente a tale fenomeno. Illustrandolo a ritroso:

=> noi (la cosidettà società civile) consumiamo (e talvolta sperperiamo) energia spesso senza farci troppo caso. Come suggeriva un relatore, non ci preoccupiamo cosa sta dietro la presa elettrica. Abbiamo bisogno di energia elettrica, ci colleghiamo alla presa e basta. Rincaro io: non ci preoccupiamo di chi sta dietro la pompa di benzina. Ci serve il carburante lo acquistiamo e ci spostiamo

=> evidentemente qualcuno (di molto influente e potente) si preoccupa di fare sì che ci sia sempre l'energia elettrica che desideriamo nella nostra presa ed il carburante di cui abbiamo bisogno presso la nostra stazione di servizio

=> per garantirsi un'approvvigionamento di energia elettrica e di carburante, questo qualcuno esercita delle pressioni e pratica delle azioni a dir poco orrificanti in giro per il mondo. Una di queste è per l'appunto la guerra preventiva. Guerra preventiva non significa soltanto "pace" e "democrazia" per i popoli costretti in questo o quel regime dittatoriale. Significa di più: significa controllo sulle fonti di approvvigionamento del petrolio (ma anche dell'uranio e del metano, tutte fonti di energia non rinnovabili).

Ora, cosa fare? Le soluzioni prospettate sono diverse, ma tutte coinvolgono ciascuno di noi in prima persona:

=> educare/educarsi su come ridurre il proprio fabbisogno energetico. In altre parole: come si può consumare di meno mantenendo il proprio stile di vita inalterato? Ecco quindi tutta una serie di consigli (spesso anche banali tipo spegnere il televisore invece di lasciarlo in stand-by) su come è possibile rendere la nostra vita meno dipendente dall'energia. Ma soprattutto, ecco ribadita la rilevanza dell'informazione parallela rispetto a quella "ufficiale", sempre più commerciale e sempre meno educativa ed informativa (quasi a difesa degli interessi i chi non vuole che venga fatta luce su alcuni fenomeni....)

=> accorciare il percorso che l'energia deve compiere da dove viene prodotta a dove viene consumata. Ecco allora uno spazio per le fonti di energia rinnovabili, più economiche, più sicure e di più rapida realizzazione rispetto alle fonti di energia tradizionali. L'idea è quella di produrre e consumare localmente il proprio fabbisogno di energia, utilizzando le potenzialità del sole (energia solare), del vento (energia eolica), del sottosuolo (energia geotermica) e delle biomasse, smontando pian piano i grandi interessi politico-economico che si accaniscono sul mercato dell'energia mondiale (basti pensare all'assurda tassazione dei carburanti), e che producono per l'appunto tensioni che possono sfociare in conflitti (anche a livello planetario!)

=> influenzare, attraverso movimenti, lotte e partecipazione attiva alla vita civile, le scelte politiche verso un maggiore rispetto per l'uomo e per l'ambiente, i quali devono essere posti sempre di più al centro delle politiche di una società civile che si voglia definire tale

Ed ora, dopo avere perlustrato ed abbracciato le prospettive energetiche.... via, verso una provincia limitrofa di questa Terra Futura: una che preveda eguaglianza ed opportunità invece di sfruttamento ed ingiustizie....

Di energia rinnovabile si parlerà in occasione del meeting di San Rossore il 20/21 luglio 2006 (http://www.primapagina.regione.toscana.it/index.php?codice=1725), e poi in autunno alla Fiera delle Utopie Concrete (www.utopieconcrete.it).

A presto!

Ma che bella questa Terra Futura!

Questo fine settimana mi sono trovato proiettato in un'altra dimensione, una che probabilmente ricercavo da tempo (www.terrafutura.it)....

Domenica, ascoltando l'ennesimo intervento di come, quando, dove e perché pensare ad un futuro più sostenibile mi sono ricordato di come qualche anno fa avevo immaginato per un poco ad un progetto che avevo siglato "San Romano Verde" o qualcosa del genere. Il progetto prevedeva una forma di economia alternativa basata su un concetto di turismo sostenibile e comunque di un progetto che conivolgesse e contribuisse a sviluppare le competenze di più attori, nel rispetto dell'ambiente e del territorio. Tanti dei concetti che avevo cercato di intuire allora me li sono sentiti riproporre in questi giorni, estesi ed illustrati da pensieri ed esperienze molteplici:

(1) Cercare un modello di economia sostenibile che non si basi esclusivamente e supinamente sul rapporto tra sviluppo e benessere, quindi che trovi una valida alternativa a ciò che guida oggi la stragrande maggioranza delle popolazione occidentale: più lavoro, più guadagno, più consumo e quindi più sto bene e più sono felice (ma siamo sicuri che funzioni davvero così??)

(2) Trovare un metodo per meglio conoscere se stessi e gli altri attraverso le relazioni ed il rapporto con gli altri, ricercando negli aspetti più semplici e basilari della vita delle motivazioni di benessere e felicità alternative

(3) Restituire al'uomo, quale membro attivo di una comunità locale e non agente passivo di un'economia globale, la centralità della propria esperienza individuale.

Un relatore ha esposto un concetto che è inopinabile: in un modo o nell'altro l'uomo deve spendere tempo ed energia. Tempo ed energia sono infatti due elementi che l'uomo non può accantonare, ma dei quali deve disporre immediatamente. Ecco allora che, visto che il tempo e l'energia vanno spesi, per dirla con le parole di un altro relatore, tanto vale la pena spenderli cercando di lasciare il segno del proprio passaggio: quindi più attivamente, attivandosi per rendere possibile un futuro diverso.

Ma perché è necessario un futuro diverso, le cose non vanno bene così? No, le cose non vanno bene così. Non è qualunquismo e neppure facile retorica. Ci sono degli indicatori macro-economici e di sistema alquanto evidenti che suggeriscono che il modello basato sul paradigma dello sviluppo in una logica di libero mercato ha raggiunto dei limiti importanti. Le economie crescono sempre di meno, ed il reddito è distribuito in modo sempre più diseguale, ampiando il divario tra i ricchi ed i poveri. Le risorse naturali (specialmente petrolio e metano) sulle quali si ipotizza che si baserà lo sviluppo nel futuro stanno andando rapidamente esaurendosi.

Nei prossimi giorni cercherò di dedicare energie e tempo ad approfondire ed elaborare le idee ed i concetti che ho ascoltato ed annotato in questi giorni, nella speranza di conservare sufficiente determinazione e sviluppare abbastanza energia per portare avanti un qualche progetto San Romano Verde....