Luca MEYER's blog

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lunedì, agosto 28, 2006

Mi sa che qualcuno ci sta prendendo in giro....

Al rientro dalle vacanze mi trovo la notizia della partecipazione italiana alla missione di pace Onu in Libano. "Bene" penso subito. Poi rifletto "Ma chi paga i 220 milioni di euro (più di 400 miliardi delle vecchie lire, cifra dichiarata da un ministro ed passata al TG3 di stasera)?"

La risposta è semplice: siamo noi! Io, te che leggi, tutti! I cosidetti "contribuenti". E' vero che chi ci governa non riesce a farci partecipare attivamente ad una guerra ma è altrettanto vero che alle cosidette "missioni di pace" dobbiamo per forza di cosa prendere parte!

Allora mi sono detto "Vuoi vedere che qualcuno che produce e finanzia armamenti, nonché commercializza petrolio, nonché che ci governa abbia messo in piedi qualche truschino?"

Che ne dite della seguente versione:

(1) I servizi segreti armano le parti in tensione tra di loro e magari forniscono anche loro un pretesto per iniziare le ostilità. Chi controlla i contendenti (i governi dei paesi in guerra, ma anche i capi dei ribelli piuttosto che del partito rivoluzionario in questione) hanno sotto controllo gli eserciti e possono interrompere e riniziare le ostilità a loro piacimento.

(2) La guerra inizia ed ecco che nel resto del mondo la guerra viene vista in TV: c'è chi si schiara con gli uni e con gli altri, chi accusa quella e questa parte. In realtà il conflitto dura finché vi è un eccesso di produzioni di armi o comunque vi è l'interesse che continui!

(3) Parte la cosidetta fase diplomatica con i vari negoziati. I governi dei paesi in guerra ma (e soprattutto) di coloro che coordinano dietro le scene il complotto si accordano infine (sempre troppo tardi) sul cessate il fuoco.

(4) Nel frattempo sono iniziati gli invii degli aiuti umanitari: medicinali, generi di prima necessità, ecc...

(5) Vengono inviati dei contingenti cosidetti di "pace" il cui compito è quello di creare zone cuscinetto tra le parti belligerranti. In sostanza costoro sono una specie di vigili del fuoco inviati a sedare un incendio dalle stesse persone che l'incendio lo hanno appiccatto!

(6)Inizia la fase della ricostruzione: case, ponti, acquedotti, scuole, ospedali e tutto ciò che è andato distrutto viene pian piano ricostruito

Sei fasi che oramai vediamo ripetersi regolarmente e che indubbiamente generano un circolo economico vizioso, anzi viziosissimo, che però è radicato all'interno dei gruppi che dirigono i paesi economicamente più evoluti. Infatti dal business della guerra ci guadagnano:

=> I leader dei governi e delle parti contendenti:
==> in termini di fama: quel piuttosto che questo presidente/ministro degli esteri è colui/colei che ha facilitato la mediazione diplomatica, l'invio delle truppe
==> economicamente: non penseremo veramente che gli hezbollah abbiano fatto la guerra gratis, vero? ;-) Oppure vogliamo proprio pensare che non vi possa essere alcuna compensazione a favore della classe politica che ha in qualche modo facilitato (l'inasprirsi del) il conflitto da parte di chi produce armamenti?
==> in termini di potere negoziale: quale migliore argomento per lo sforamento di un budget impossibile da rispettare se non con manovre economiche poco piacevoli se non le spese inattese dovute al finanziamento delle missioni di pace a seguito di un conflitto? ;-)

=> I proprietari delle "ditte" che si occuperanno della ricostruzione. Le quali ovviamente non saranno quelle del mio vicino che fa l'impiantista e neppure quelle del suo vicino che è impresario edile, ma più facilmente multinazionali che vedono sedere nei loro consigli di amministrazione persone con un cognome molto simile (talvolta identico!) oppure una parentela alquanto vicina a coloro che siedono nell'esecutivo dei vari paesi

=> I proprietari delle case farmaceutiche e delle multinazionali alimentari, che probabilmente invieranno volentieri medicinali/prodotti di dubbia qualità o comunque profumatamente pagati dai governi in paesi dove probabilmente non ancora presenti con il proprio marchio; quindi gli aiuti umanitari possono essere visti anche come un ottimo veicolo pubblicitario!

Piccolo problema. Anzi tre.

(1) Il "truschino" costa vite umane. Persone. Esseri umani. Proprio come me e te. Ok, magari con un colore della pelle non proprio identico al mio e/o al tuo, ma pur sempre essere umani con sogni, ambizioni, sentimenti, ecc....

(2) Lo stesso "truschino" costa milioni di euro (miliardi di vecchie lire). Questi soldi sono pagati da contribuenti, cioè da noi! I soldi per finanziare le "missioni di pace", ma anche i rincari sui prezzi dei farmaci piuttosto che sui derivati del petrolio, ecc... gravano sulle nostre tasche!

(3) Sempre lo stesso "truschino" è abbastanza semplice da scoprire, per cui chi l'organizza e lo gestisce è opportuno che consideri il fatto che proprio tutti imbecilli non lo siamo...

venerdì, agosto 11, 2006

Sono giorni di vacanza e di riposo....

Siamo in molti che in questi giorni ci stiamo riposando dalle fatiche accumulate durante l'anno. Finalmente sotto l'ombrellone, oppure semplicemente in panciolle, o ancora passeggiando, oziando, ci si può rilassare (ma anche divertire!)

Ciò nonostante credo che sia interessante fermarsi, anche pochi minuti al giorno, per riflettere su ciò che accade intorno a noi.

La mia amica Ludovica mi ha segnalato questo bel sito (http://maarav.org.il/draftedart/#gallery). Si tratta di una galleria d'arte virtuale promossa da artisti israeliani che a loro modo intendono dire NO ALLA GUERRA. Il testo è in inglese ma sarei molto lieto di tradurlo in Italiano se interessa a qualcuno.

Gli amici di GreenPeace invece forniscono alcuni consigli (http://oceans.greenpeace.org/it/ocean-defenders/10) su come difendere gli oceani ed indirettamente anche il pianeta. CIASCUN ESSERE UMANO può contribuire a suo modo a rendere questo mondo un poco migliore di quello che è....

Buone vacanze a tutti!