Luca MEYER's blog

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sabato, luglio 29, 2006

Ci mettiamo tutti un poco più in gioco?

Grazie alla relativa calma di questi giorni prima delle vacanze estive sto facendo delle riflessioni su un pò di temi.

Oggi ad esempio pensavo alle conseguenze delle mie azioni sull'ambiente e sulla società. Ad esempio pensavo cosa vuol dire prendere l'auto invece del treno per spostarmi, cosa vuol dire utilizzare il forno elettrico invece di quello a gas, la lavatrice invece di fare il bucato a mano, acquistare un capo piuttosto che un'altro, essere cliente di una banca piuttosto che di un altra, ecc...

Mi piacerebbe acquisire una maggior consapevolezza delle implicazioni che le mie scelte di vita (e quindi di consumo) hanno sull'ecosistema e sulla società in generale.

Perché?

Per il semplice fatto che mi rendo giorno per giorno sempre più conto che i valori che conducono ad uno stato di felicità e di benessere non sono necessariamente collegati ad alcune scelte di vita (e di consumo) che faccio quotidianamente. Non necessariamente per stare bene con me stesso e per essere felice devo credere ai messaggi pubblicitari ed agli stimoli culturali che spesso ricevo.

Non è detto ad esempio che io divenga più pulito dentro e più bello fuori se bevo dell'acqua imbottigliata in pvc. Anzi, è probabile che, senza accorgermene, se acquisto acqua imbottigliata in pvc io stia (a) inquinando più del necessario, in quanto se bevo l'acqua che esce dal rubinetto di casa mia non ho poi da smaltire una bottiglia per ogni paio di litri consumati, (b) pagando molto caro un bene che dovrebbe essere gratuito e che comunque già pago, (c) contribuendo ad arricchire indiscriminatamente (anche di 1000 volte rispetto al prezzo di acquisto!) le aziende che imbottigliano acqua e la rivendono...

http://www.beppegrillo.it/2006/07/un_messaggio_in.html
http://www.greencrossitalia.it/ita/acqua/acqua.htm

Non è neppure detto che acquistando questo o quel tipo di benzina il motore della mia auto possa "ruggire" più di un altro. Se ci penso un attimo l'auto dovrebbe servirmi per spostarmi da un luogo ad un altro rispettando il codice della strada e non per scaricare, attraverso velocità e "prodezze" pericolose, le tensioni che accumulo durante la giornata....

Non è altrettanto detto che il viaggio che io faccio da un punto ad un altro debba necessariamente avvenire con il mio bel sederone accomodato sul sedile della mia auto. Perché non utilizzare invece mezzi di trasporto più economici e con un impatto ambientale più basso? Perché non cercare di evitare, per quanto possibile, di fare dipendere la nostra vita e quella di migliaia di altre persone dalla lotta all'accaparramento dei carburanti fossili (petrolio, gas, ecc)?

Questi sono soltanto alcuni dei motivi per i quali voglio avere più tempo e risorse per informarmi sulle conseguenze delle mie scelte di consumo. Parte di quel tempo lo vorrei poi anche dedicare ad informare chi vorrà essere informato sulle conseguenze delle scelte che tutti noi compiamo.

Mi rendo conto che si tratta di un pensiero un poco utopistico, ma forse soltanto attraverso l'adeguata informazione è possibile smuovere le nostre coscienze (la mia come la tua) rispetto alle conseguenze delle nostre scelte e quindi iniziare a cambiare i nostri comportamenti.

Un ultimo esempio e poi ho finito: se dietro una bella maglietta da 5 euro (che affarone!) sapessi che c'è il lavoro di un bambino di 8 anni sfruttato in qualche paese in via di sviluppo, quella maglietta tu l'acquisteresti ancora?

http://www.altreconomia.it/modules.php?op=modload&name=Web_Links&file=index&req=viewlink&cid=6
http://www.cleanclothes.org/