Lettera ad una presunta banca armata
Oggi ho deciso di scrivere alla mia banca quanto segue:
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Gentili Signori,
Vostro cliente da parecchi anni sono come molti in questi giorni sconvolto dall'escalation del conflitto militare in Libano e mi inizio a chiedere come posso contribuire a fermare tale scempio e gesto di indecenza umana. Non ricoprendo alcuna carica all'interno di alcun organismo politico amministrativo e rifiutando qualsiasi forma di violenza come strumento di protesta rispetto a ciò che sta accadendo credo possibile invece scegliere l'impiego di una fonte di potere: il mio denaro.
Ecco perché, dopo aver fatto alcune ricerche in rete, rimango colpito dal fatto che il nome del Vs pregiato e stimato istituto di credito risulta nell'elenco di coloro che avrebbero, ad uno o più titoli, finanziato il traffico delle armi (dati 2004):
http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=6849&IDCategoria=29
Questo concetto delle "banche armate" mi fa riflettere. Finanziare chi produce e/o commercializza armamenti non è sicuramente l'impiego che vorrei che prendesse il (poco) denaro che vi do in gestione. Non mi interessano i rendimenti sul mio denaro se questi provengono, anche in minima parte, da attività che fomentano l'odio ed il conflitto tra i popoli.
Qual'è il Vostro commento rispetto ai dati di cui sopra? Il Vostro istituo è effettivamente conivolto nel finanziare il traffico di armi?
Ringraziandovi anticipatamente per i chiarimenti che spero mi vorrete fornire.
Luca Meyer
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Forse non servirà a nulla, ma penso di avere impiegato in modo proficuo 20 minuti del mio tempo. Dovesse servire soltanto a sensibilizzare una persona su questo tema sarebbe già servita 100 volte più che 20 minuti spesi davanti alla tv.....
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