Luca MEYER's blog

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lunedì, febbraio 06, 2006

La contestazione NO TAV e la fiamma olimpica

Immagino che molti tra coloro che leggono i giornali in questi giorni si chiedono “ma perché i NO TAV hanno bloccato la fiamma olimpica??” oppure “cosa centrano le Olimpiadi con i NO TAV???


Intanto è opportuno precisare che la fiamma olimpica non è stata bloccata fisicamente o spenta da alcun NO TAV come comunicato dagli organi di stampa. Certo ieri vi era sicuramente un’accesa opposizione in tutta la bassa Val di Susa (sicuramente più marcata di quella in alta valle). Ma mi pare che l’intenzione della stragrande maggioranza dei manifestanti fosse quella di manifestare pacificamente contro il passaggio della fiamma olimpica. Il dubbio che prevale tra i NO TAV oggi è il seguente: quanto la fiamma olimpica sia stata dirottata volontariamente per accreditare l’ipotesi di coloro che sostengono che il movimento vuole a tutti i costi ostacolare i Giochi Olimpici?


A mio avviso è comunque vero che in questi giorni il movimento NO TAV non si è dimostrato così coeso ed efficace come nelle giornate di Venaus dello scorso dicembre.


In particolare, hanno preso forma due correnti abbastanza distinte (anche se esistono elementi di condivisione e di unione tra di esse): una sostiene che il movimento si debba attivamente opporre anche alle Olimpiadi, contrastando l’iniziativa nel loro complesso; l’altra si fa invece portatrice di un messaggio coerente e preciso: SÌ OLIMPIADI, NO TAV. Cioè: passino le Olimpiadi, ma il TAV non passa.


Delle due componenti NO TAV, la prima contesta l’ideologia delle Olimpiadi moderne: sponsor che si dimostrano altrove aziende molto poco etiche (le azioni della Coca-Cola contro i sindacalisti colombiani è soltanto un esempio), opere pubbliche che stravolgono il territorio, gestione del denaro pubblico inappropriata, ecc. In pratica, forti dei successi ottenuti nel ritardare (e forse impedire) la realizzazione dell’attuale progetto Torino-Lione (così come concepito), coloro che hanno aderito a questa prima frangia del movimento oggi desiderano associare al movimento NO TAV sempre più un contenuto politico/ideologico ed allargare lo scopo della protesta ad altre grandi opere ed altre iniziative (Ponte di Messina, Olimpiadi, Mose, ecc…)


Ciò che oggi forse non si legge in modo chiaro e inequivocabile è che esiste un altro fronte del movimento NO TAV che, come ha sempre fatto, intende protestare pacificamente (con bandiere, slogan e canzonette per intenderci) contro la lentezza con la quale il Governo tende a reagire agli stimoli forniti dalle amministrazioni locali e fare notare la propria presenza sul territorio. Il messaggio che si vuole diffondere in questo caso è essenzialmente il seguente “Caro Governo, ci siamo anche noi, siamo qui, all’interno territorio olimpico nel quale viviamo, non siamo scomparsi, stiamo aspettando una risposta in merito alla questione TAV, quando pensi di farci sapere qualcosa? Noi siamo in attesa, non ci siamo dimenticati e neppure stancati…infatti non per nulla gridiamo ‘sarà düra’!”


Già ma la tregua Olimpica???” e ancora “Che figura ci facciamo con il mondo???” sono le altre domande che qualcuno potrebbe giustamente porre ai manifestanti NO TAV che ieri sono scesi in strada.


La risposta a queste domande è nelle mani e nelle azioni del Governo. Purtroppo è da prima di Natale che i Sindaci della Val di Susa attendono una risposta dal parte del Governo su punti precisi sollevati in seguito alla discussione avuta a Roma. E siccome questo Governo sembra avere qualche difficoltà a capire e/o a considerare le proposte dei valligiani, il movimento a mio avviso ha il compito di sollecitare le risposte del Governo….


C’è da augurarsi che l’opinione pubblica vorrà scusare l’atteggiamento di quei NO TAV che in questi giorni molto probabilmente continueranno a manifestare pacificamente, cercando sempre di motivare la loro protesta.


[Sto scrivendo dal treno e non ho una connessione ad Internet per cui non inserisco i collegamenti alle fonti che meglio circostanziano ciò che ho scritto, ma per chi fosse interessato/a posso procurare tale materiale, la mia email è: lucameyer@tiscali.it]

3 Comments:

Blogger Luca said...

d'accordissimo con te sull'idea di fondo, ho anch'io amici che lavorano nel sociale e poi basta girarsi intorno per vedere tutti i fondi che stanno togliendo dal sociale.... ora la questione è sul tipo di condotta da assumere nello specifico: mi trovo un poco a disagio con l'idea del tutto e subito attraverso una qualche forma di lotta che non preveda la sensibilizzazione pacifica delle persone....lo so che molti non stanno neppure ad ascoltarti ma se le condizioni economiche peggiorano il malcontento aumenta ed allora bisogna essere pronti con alternative....scusa se la mia argomentazione è poco convincente o poco pratica, ma mi sto avvicinando anch'io alla presa di coscienza delle questioni sociali, economiche e sociali nel nostro paese e le mie riflessioni sono iniziate da poco....grazie comunque per il tuo contributo al mio blog!

3:48 PM  
Blogger Luca said...

Intanto grazie a tutti per i commenti. Si NO TAV che PRO TAV, credo fermamente nella discussione e nel confronto aperto come mezzo importante sia per la crescita individuale che quella di un popolo.

Devo dire che anch'io, mentre pacificamente (sono stato prima a Salbertrand e poi, la sera, a Bardonecchia) sventolavo le bandiere NO TAV al passaggio della fiamma olimpica mi sono chiesto se effettivamente stavo facendo la cosa giusta. E la risposta che mi sono dato è stata "sì, stai facendo la cosa giusta perché (a) stai manifestando pacificamente le tue idee; (b) stai dicendo a chi non vuole sentirti che in questa valle olimpica tu ci vivi, è casa tua, è la terra che ami ed è quindi legittimo che cerchi di difenderla e di controllarne le sorti (ostacolando la costruzione della TAV, non già boicottando le olimpiadi); (c) facendo sentire forte e chiara la tua voce al Governo che sembra temporeggiare in merito alle decisioni che stato sollecitato a prendere in merito della TAV".

Anche alla domanda "Ma che figura ci facciamo di fronte al mondo???" mi sono risposto serenamente "Beh: il mondo è bello perché varia, ma se qualcuno viene a casa mia (e scusatemi la presunzione ma la Val di Susa è casa mia) allora penso sia giusto che accetti le regole di casa: non sto cacciando nessuno, non sto facendo del male a persona, voglio soltanto dire alla gente che punta gli occhi su questa valle che, mentre in salotto si festeggia, in bagno c'è qualcuno che sta male. E siccome a casa mia si festeggia tutti insieme, prima si cerca di curare i malanni di chi sta male e non si fa finta che tutto vada bene.... ;-)"

11:53 AM  
Blogger Luca said...

Ciao Maurizio,

Grazie per il commento, con il quale mi trovo molto d'accordo, tranne forse dove, facendo riferimento alle Olimpiadi, tu lamenti una "mancanza di rispetto nei confronti di un evento che peraltro non ha legami diretti con problemi sociali/politici specifici".

Certo: la società che deve costruire il tunnel Venaus-St. Jean la Maurienne non è la stessa che ha costruito le insfrastrutture per i giochi olimpici. Il sistema politico che ha controllato i fondi e la realizzazione delle opere mi pare però sia proprio identico.

Con questa considerazione non voglio assolutamente giustificare le contestazioni alle Olimpiadi ma mi pare sia corretto capire quali sono le forze in gioco che hanno diretti interessi nei Giochi Olimpici.

Intendiamoci: ciò che mi disturba non sono i Giochi Olimpici di per se, anzi da amante e praticante di alcuni sport (soprattutto invernali) non posso che rallegrarmi per l'evento stesso.

Ciò che mi fa riflettere è tutto il meccanismo economico che muove questo evento sportivo/mediatico. Esulando dunque dalla protesta NO TAV non posso fare a meno di pormi domande quali:

=> perché la Coca Cola che sponsorizza le Olimpiadi e nello specifico la fiamma olimpica è allo stesso tempo coinvolta in attività di repressione del sindacato SINALTRAINAL in Colombia (http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/)? Pare addirittura che alcune persone siano state uccise, e quindi mi chiedo in che modo ciò può essere compatibile con "la capacità [delle Olimpiadi] di veicolare messaggi di pace e unione tra i popoli"?

Allo stesso modo, tra gli sponsor ufficiali mi risulta vi sia Finmeccanica, la stessa che sembra essere coinvolta nella produzione di armi nucleari (http://www.promiseland.it/view.php?id=1526). Può essere questo un messaggio di pace in armonia con lo spirito olimpico?

La stessa staffeta della fiamma olimpica pare sia stata concepita in un periodo di guerra e da persone che avessero la pace come ultimo dei proprio valori! Da http://it.wikipedia.org/wiki/Fiamma_olimpica: "Il dirigente e scienziato dello sport tedesco Carl Diem concepì l'idea di una staffetta per la fiaccola olimpica in occasione delle Olimpiadi di Berlino nel 1936 (si può dunque affermare che la staffetta della torcia olimpica sia un retaggio del regime Nazista). "

E' vero che nell'armadio di molte aziende probabilmente vi sono degli scheletri, ma credo anche che sia dovere di ciascun cittadino responsabile informarsi sulla vera natura di tutti questi bei colori, luci, suoni, ecc. che fanno da contorno ad un evento la cui "purezza" andrebbe forse riconsiderata....

Maurizio, capiscimi, non voglio essere polemico e basta. Non condanno (anche se forse ne avrei motivo) il profondo impatto territoriale che alcune opere (penso ad esempio alla pista da bob, skelton e slittino di Sansicario) hanno avuto ed avranno per gli anni a venire sul territorio. Era un'opera necessaria per la realizzazione delle olimpiadi, quindi ok, ne pagheremo le conseguenze economiche ed ambientali.

Voglio soltanto riflettere sulla compatibilità dei valori che la nostra società promuove. Pur sostenendo l'importanza delle Olimpiadi non soltanto per il nostro territorio ma come evento per la promozione della pace e della fratellanza e dello sport, mi chiedo se non sia giunto il momento di porre un vincolo sulla responsabilità sociale degli sponsor olimpici....

Lo so, forse nuovamente un atteggiamento utopistico, ma questi e tali sono i miei dubbi e mi pare corretto esternarli allo scopo di chiarirli...

Pace, Luca

4:29 PM  

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